Venerdì 5 Agosto verrà letto un brano dal libro Una saldissima fede incerta di Antonio Thellung.

Antonio Thellung, nato nel 1931 felicemente sposato, nonno e bisnonno ha fatto diversi mestieri: pilota d’auto, pittore, scrittore, ha fondato comunità, si è dedicato all’assitenza di malati terminali.
Ha scritto molti libri fra cui “Con la chiesa oltre la chiesa, L’elogio del dissenso” ( Prefazione di L. Bettazzi – postfazione di L. Meddi Cittadella ed.- 2002).
Nell’ultimo suo libro “Una saldissima fede incerta” (Edizioni Paoline – 2011) vuole condividere il suo cammino e le riflessioni che ne sono derivate. Sostiene una tesi che si rifà al pensiero di Teilhard de Chardin e di Panikkar. La realtà unica e unitaria si esprimerebbe attraverso due interfacce: l’una fatta di coscienze individuali e contraddittorie che sperimentano porzioni di esistenza confinate nel tempo e nello spazio; l’altra come coscienza totale che vive tutto come un insieme.
In questo libro si interroga: questa mia vita che sta per compiersi ha un senso? Ha avuto un senso?

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