Enrica Boffetta e Adramet Barry (convivenza multietnica)
Benedetto il viaggio che vi porta,
il mare rosso che vi lascia uscire,
l’onore che ci fate
bussando alla finestra. (E. De Luca)
Venerdì 4 Novembre la preghiera affronterà il tema della convivenza multietnica: ci racconteranno la loro esperienza Enrica Boffetta, insegnante di italiano per stranieri e Adramet Barry, operatore sociale guineano.
Don Lorenzo Milani diceva: “La parola ci fa uguali”. E se uguale è chi sa esprimersi e intendere l’espressione altrui, come possiamo noi accogliere Shayan che a 17 anni dall’Iran si ritrova in un istituto alberghiero di Torino? Abdi che ha 11 figli in Somalia e non sa nemmeno dire 11 in italiano? Hanane maghrebina con una figlia in terza elementare che non conosce la parola “elementare”? e chi approda a Lampedusa e sa solo dire “ciao”?
Oggi in Italia vivono oltre 5 milioni di persone di origine straniera. Molti di loro sono bambini e ragazzi nati o cresciuti qui che tuttavia solo al compimento del 18° anno di età hanno riconosciuta la possibilità di richiedere la cittadinanza italiana.
Le associazioni Nakiri Onlus e MEIC Torino la mia città di cui Enrica e Adramet fanno parte sostengono la campagna di sensibilizzazione “L’Italia sono anch’io” che vuole portare il tema della cittadinanza all’attenzione dell’opinione pubblica e del dibattito politico. E’ possibile approfondire l’argomento e aderire alla sottoscrizione visitando il sito: www.litaliasonoanchio.it
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